Sogni

I Sogni sono stati scelti per essere esposti da Michelangelo Coviello, nella sua Officina a Milano, nell’aprile 2016 e, come i disegni per Diario ordinario, sono nati nel corso di riflessioni-ripensamenti notturni, uno dopo l’altro, intuitivamente. Quindici complicità fra inchiostro e poesia, senza nulla da svelare sul retro.

Primo sogno

2016 –
inchiostro su carta – 33 x 67 cm

Doppio mondo.
Concreto e fatto di sogno.
Voglie di fuga, mentre resti
qui. Sepolto
tra le abitudini
e la ruggine
dei giorni che passano
sopra il tuo corpo.

Secondo sogno

2016 –
inchiostro su carta – 33 x 67 cm

Ed è con te
sesso, nella mia mente. Le mie labbra schiuse
a pronunciare il tuo nome
e il tuo nome ancora
nel silenzio
di quest’aria tersa.

Terzo sogno

2016 –
inchiostro su carta – 33 x 67 cm

Terra corrucciata
pensierosa. Zolle, solchi
incisi, immutati.
Ferite sofferte
che forse
in questo stare ci somigliano.

Quarto sogno

2016 –
inchiostro su carta – 33 x 67 cm

La luce ci sveglia.
Timida.
Bambina dolce
fuga le domande
notturne.
Luce rosa,
luce marina e liquida. Accende pian piano
lo spettacolo quieto
di una mattina
di stupore.

Quinto sogno

2016 –
inchiostro su carta – 33 x 67 cm

In questi giorni
senza misericordia
mi sento macerare
come carta nell’acqua.
Buttata tra i vicoli
mentre dentro, tutto,
lento, si aggiusta.

Sesto sogno

2016 –
inchiostro su carta – 33 x 67 cm

Ed è uno sbranare
nel conoscere il prossimo.
Voglia-bisogno
smania-possesso.
Mi accomodo dentro
te, così.
Come in un sofà.

Settimo sogno

2016 –
inchiostro su carta – 33 x 67 cm

E se sarà da parte tua
un no, io lo prenderò
colorandolo prima di giallo,
poi di rosso, verde, rosa.
Ne farò un filo di luce
e avrò almeno
un arcobaleno.

Ottavo sogno

2016 –
inchiostro su carta – 33 x 67 cm

Così va l’innamoramento,
un buon incendio. Un ballo lento
appena di lieve sofferenza.
Così va questa danza da capogiro
di cui nessuno ha mai
imparato i passi.

Nono sogno

2016 –
inchiostro su carta – 33 x 67 cm

E resto su questi pensieri,
su questi pezzi di vetro
in cima a un muro.
In un equilibrio
fatto di un non sapere.

Decimo sogno

2016 –
inchiostro su carta – 33 x 67 cm

Il dolore è un sangue
scuro. Colla densa che gira
gira dentro. Gira, e il mondo
non è di nessuno. Non è dei vinti,
non è dei vincitori.

Undicesimo sogno

2016 –
inchiostro su carta – 33 x 67 cm

Una grotta magica
la nostra testa. Festa
quotidiana e alle pareti,
paure, voglie incastonate.
Desideri d’oro e invidie
E noi, ladri di gioia
ladri di vita, incamminati
verso l’ignoto.

Dodicesimo sogno

2016 –
inchiostro su carta – 33 x 67 cm

La nostra pelle è comoda.
Siamo sprofondati
in noi stessi
tanto da non renderci conto
che così la misura è persa.

Tredicesimo sogno

2016 –
inchiostro su carta – 33 x 67 cm

Forse ci incontreremo
dormendo. Sonnambuli
sulla metropolitana,
presa per sbaglio
nell’ora di punta.
Non ho tempo. Coniglio
bianco. Non posso.

Quattordicesimo sogno

2016 –
inchiostro su carta – 33 x 67 cm

E aspetto un giorno
sereno in cui la gioia
entrerà ballando.
Luce fra i capelli,
abbraccio giocoso
una musica dolce.

Quindicesimo sogno

2016 –
inchiostro su carta – 33 x 67 cm

Le parole in questa vita densa,
vera, non mi lasciano uscire
da questa stanza.
Dalla stanza di chi è nato scrivendo.
Senza nemmeno sapere perché.